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al testo di Salvatore Armando Santoro
Sognatori
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Io veglio a te sto ancor pensando e alla tua treccia nera, anche se l’hai tagliata ricordo allor com’era. E ti sognai con i tuoi seni al vento nuda sdraiata a letto ed i capelli sciolti che davano diletto. Ora ti penso ancor nel letto sogno mentre a dormire stento quei seni prosperosi tra le mie mani sento. Già lo sapevi certo te n’eri accorta quel giorno nella piazza forse pensavi allora di fare un po’ la pazza. Te n’eri accorta che i seni ti guardavo fissavo i tuoi capelli inseguo spesso in cielo il volo degli uccelli. Salvatore Armando Santoro (Boccheggiano 4.11.2020 – 5:42) Nella foto: Torino Piazza San Carlo.
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